Mentre la crisi del Covid-19 sembra volgere al termine, almeno fino al prossimo autunno, le organizzazioni in tutto il mondo stanno valutando come, quando, e anche se, far riprendere la normale routine di lavoro ai propri collaboratori e dipendenti. 

E lo fanno in un momento in cui le opinioni e le priorità dei loro dipendenti sono cambiate. 

Un recente studio [McKinsey] ha dimostrato che il benessere, la flessibilità e l'equilibrio tra lavoro e vita privata sono al primo posto. Un sondaggio condotto da Microsoft l'anno scorso ha indicato che il 41% della forza lavoro globale prenderebbe in considerazione la possibilità di cambiare lavoro nel prossimo anno, con il 55% che rileva che l'ambiente di lavoro avrebbe un ruolo determinante in questa decisione.

La crisi pandemica ha evidenziato e accelerato le tendenze che da anni ribollivano sotto la superficie, tra cui una maggiore attenzione alla salute mentale e fisica dei dipendenti, le esigenze di una forza lavoro multigenerazionale, una maggiore enfasi sugli scopi aziendali e il passaggio al lavoro da casa, o comunque a distanza.

Personalmente conosco piccole agenzie che hanno chiuso gli uffici per far lavorare i propri dipendenti esclusivamente da casa. E’ una scelta che non condivido appieno; ritengo invece che sia possibile progettare un ambiente più attento e attuale, sulla base del nuovo modo di percepire il proprio lavoro.

Può sembrare banale come ragionamento, ma l'ufficio è un luogo di collaborazione, creatività e apprendimento, in cui un dipendente o collaboratore si dovrebbe sentire a proprio agio, e percepire un senso di appartenenza. 

Le aziende tecnologiche all'avanguardia come Facebook e Google lo hanno capito da tempo e chiamano il loro ufficio "campus" per questo motivo; vogliono che i loro ingegneri vivano il luogo di lavoro come facevano quando erano studenti, e percepiscano un ambiente più caldo, invitante e collaborativo.

Per la maggior parte delle Aziende, il ripristino dello status quo non potrà più essere solo un'opzione. Le persone oggi si aspettano maggiore flessibilità, tecnologia migliore e incentivi per venire in ufficio e le aziende devono prestare attenzione a questa esigenza.

Per i lavoratori più giovani, l'ufficio è tanto un luogo per imparare e socializzare quanto per svolgere il proprio lavoro. Quasi il 60% dei Millennial afferma che le opportunità di crescere professionalmente sono estremamente importanti per loro quando fanno domanda per un lavoro, e possono anche rimanere più a lungo in un'azienda se loro stessi vengono coinvolti in cause socialmente utili.

Le aziende intelligenti fanno in modo che ciò accada collaborando con organizzazioni esterne per fornire tale programmazione.
Attività come lo yoga o la meditazione, il servizio alla comunità o la formazione continua sono un buon punto di partenza. 
Anche altre piccole iniziative come un'opera appesa a rotazione da artisti locali o studenti, punti ristoro nella hall o food track all'esterno degli uffici possono alimentare il senso di aggregazione dei dipendenti. 

Sfruttare questo momento per pensare a come possono migliorare gli ambienti di lavoro in modo da aumentare il coinvolgimento e il benessere dei dipendenti, incoraggiando così la partecipazione, aumentando la fidelizzazione e attirando nuovi talenti ritengo che sia una condizione non più procrastinabile.



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