Presentata ieri 13 dicembre a Roma @TheSpace l’anteprima di AVATAR 2.
Il budget di Avatar oscilla tra 350 e i 400 milioni di dollari. E sul grande schermo si vede ogni dollaro speso. A volte il realismo risulta tale che dalla poltrona alzi la mano e tenti, come un bambino di afferrare quelle fantastiche e meravigliose creature marine che spensierate ti nuotano intorno. Insomma, più che perderti in un immaginario globo terracqueo ti pare di assistere a un documentario griffato National Geografic sulla fossa delle Marianne. Nel giro di 13 anni, la motion capture ha compiuto passi da gigante che manco i ciclopi narrati da Omero. Sotto l’epidermide blu del popolo dei Na’vi, riconosci i tratti inconfondibili di attrici del calibro di Sigourney Weaver e Kate Winslet. Ma questa volta oltre agli effetti, di speciali ci sono anche gli affetti. Non si assiste al dozzinale girotondo di personaggi bidimensionali che pronunciano battute da età prescolare e hanno la profondità emotiva e cognitiva di un Teletubbies alticcio (al netto del massimo rispetto per i pupazzi della serie della BBC). Qui siamo dalle parti della tragedia greca e della saga del Padrino di Francis Ford Coppola e Mario Puzo. Una lezione di forma trasfigurata in contenuto a che dovrebbe essere studiata soprattutto da Marvel e DC, visti alcuni degli ultimi, cinecomic prodotti non proprio riuscitissimi.
Progetto e allestimento #PIUATHENA, Luci e proiezioni #ARTLED. Organizzazione #ARMOSIAITALIA.